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Il gioco consapevole, unica vera discriminante fra azzardo e non azzardo

Mai come in questo periodo, almeno cosi mi pare, si è parlato tanto di ludopatia, gioco d’azzardo e tutto quanto possa ruotare attorno a questo mondo che a tutt’oggi, nonostante tutto, pare ancora avere dei coni d’ombra.

Facciamo un passo alla volta, cosa si intende per ludopatia? Il dizionario definisce il termine ludopatia come “dipendenza da gioco d’azzardo”. Bene, ora che abbiamo chiaro cosa si intenda per il termine ludopatia dobbiamo approfondire cosa si intenda per gioco d’azzardo. Avete mai speso qualche minuto per definire nella vostra mente quali siano i termini che definiscono quando stiamo giocando d’azzardo o meno? Per anni la comunità pokeristica si è battuta per difendere il “giochino” definendolo un’entità pura e lontana dal gioco d’azzardo a prescindere, preoccupandosi più che altro di puntare il dito verso altri giochi (slot, lotto, superenalotto, etc).

Quello che ha sempre fatto la differenza è stato il percorso verso una conoscenza tecnica e strategica profonda del “giochino”, una consapevolezza del gioco. In questo viaggio che faremo assieme sentirete spesso la parola consapevolezza, unica vera discriminante fra azzardo e non azzardo, e la ripeterò fino alla nausea. Non è il gioco che scegliamo a determinare quando stiamo commettendo un azzardo ma, bensì, l’approcio che teniamo verso quel gioco, e questo possiamo farlo solo nel momento in cui abbiamo la chiara consapevolezza di quello che dobbiamo fare. Che siate alle prime armi o giocatori di livello già avanzato avrete notato tutti quanti che non esiste libro, blog, forum, scuola, sito e quant’altro che non inizi con un approfodindimento sulle regole di bankroll management, ossia come decidere di investire il denaro che destiniamo al gioco.

La frase che tutti avete sentito è “destinate al gioco una somma di denaro che potete permettervi di perdere”. Questo non significa che nel momento in cui decidete di giocare dovete perdere, ma nel caso dovesse succedere questo non deve influenzare il vostro tenore di vita. Ora che abbiamo deciso l’ammontare di questa somma cosa facciamo? Cosa cerchiamo quando decidiamo di giocare? Semplice, vogliamo divertirci. Quindi prendiamo il nostro denaro e ci sediamo al tavolo, riceviamo le nostre carte, vediamo AK e, come vediamo spesso fare in tv…All In!!! Troviamo qualche avversario con AA e vediamo il nostro investimento andare nelle tasche del nostro opponent. Durata del gioco 1 minuto…divertente? Credo di no, anzi…frustrante. Quindi non basta decidere quanto investire per avere un’esperienza di gioco divertente ma devo anche decidere come investire questa somma. Tipicamente l’esperienza per essere divertente deve poter anche potersi prolungare nel tempo. Devo poterlo ripetere quante più volte possibile. Vi ricordate quando da bambini i vostri genitori vi portavano al parco e voi non sareste mai voluti andar via? Con le giuste proporzioni è la stessa cosa.

Ma quali sono queste regole per gestire l’investimento? Come utilizzarlo al meglio? Nei prossimi articoli vedremo i punti fondamentali da tenere in considerazione e i primi accenni sullo studio del gioco. Ricordate…consapevolezza.

Autore: Silvio Pizzarello

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