Home Comunicati Stampa Romina d’Agostino racconta la finalissima GRAND PRIX

Romina d’Agostino racconta la finalissima GRAND PRIX

Oltre 50 Associazioni sportive dilettantistiche italiane sono state coinvolte nel progetto Grand Prix promosso dalla Federazione, 737 gli iscritti totali ed un montepremi generato superiore ai 35mila euro: questi i numeri e le premesse dell’IPGP che Domenica 13 Luglio ha trovato nel campano Gianfranco Santucci il suo vincitore.

Non poteva che disputarsi a Lissone, presso la Polisportiva Olimpia Brianza, la finale nazionale del primo Italian Poker Grand Prix promosso dalla F.I.G.P.. Una sala con una forte personalità e storia, quella lombarda, che ben si presta ad accogliere ed ospitare al meglio gli eventi importanti di Poker Sportivo.

Ma andiamo con ordine: a qualificarsi alla giornata conclusiva, 13 players provenienti dalle più disparate parti d’Italia ma con preferenza dalla Sicilia, capaci di superare i primi due step, le qualificazioni locali e regionali, prima di approdare alla finalissima. La sensazione generale era che fosse, per tutti loro, oltre che un torneo di poker, una festa in primis. Buona parte, infatti, è giunta a Lissone accompagnata da amici e partners, con il sano obiettivo di divertirsi, prima ancora che di vincere: la soddisfazione di essere arrivati al gradino finale il leit motiv di tutti che, prima di avviare le ostilità ai tavoli, si sono scambiati pareri, impressioni e contatti fuori in terrazza, o al bar, a bere un caffè.

Diretta streaming That's Poker TVChe non si stesse assistendo a una semplice finale di poker era chiaro anche da altri indizi: tutti i giocatori indossavano la maglietta del proprio club d’appartenenza, tutti fieri di rimarcare, durante le interviste iniziali di rito, quanto il fatto di trovarsi lì, su quel tavolo, fosse già un’enorme soddisfazione. Non solo, erano tutti in fervente attesa che partisse la diretta, rimandata in diretta streaming sulla That’s Poker TV, perché da casa e dalle ASD d’appartenenza stavano aspettando di vederli in azione, pronti a fare il tifo per colui che in quel momento rappresentava quello che per similitudine è nelle corse ippiche il cavallo di razza che si stacca dal gruppo e galoppa verso il traguardo. Le buone sensazioni erano giuste: la finale, durata circa 12 ore, è stata seguita da oltre 1.500 tra appassionati e parenti che non hanno esitato ad inviare messaggi di tifo ed incitamento.

Esperimento riuscito direi, soprattutto per quel valore sportivo del poker che la F.I.G.P. sta da tempo tentando di diffondere: la percezione del campionato, della gara, del valore competitivo ha aleggiato in modo chiaro e limpido per tutta la giornata. Neanche una sbavatura, un problema, un’ incomprensione tra i giocatori che, lasciato il tavolo, si sono concessi alle interviste con il sorriso: per molti in programma per l’indomani c’era una giornata di relax, svago o vacanza culturale nella vicina Milano; per tutti la convinzione di aver partecipato ad un grande evento prima che un torneo di poker.

Ecco, queste le sensazioni che i 13 players sono riusciti a trasmettere anche a me, che da intervistatrice li ho avvicinati tutti.
Anche io ad un certo punto ho dimenticato di parlare di mani e di poker e mi sono incuriosita delle loro vite, della città di provenienza e delle sensazioni personali: il quadro è stato quello di una grande festa, con i delegati regionali presenti e la distribuzione della carta oro a tutti i partecipanti.

Fino al momento finale, in cui il Presidente Nazionale F.I.G.P. Isidoro Alampi ha premiato vincitore e runner up – il piemontese Daniele Bocchino – con la consegna della carta oro, una sincera stretta di mano e l’arrivederci alla prossima edizione dell’Italian Poker Grand Prix che, viste i risultati raggiunti ed il primo test superato, presto comunicherà le date della seconda edizione. Vi lascio alla visione delle mie interviste, amarcord di una domenica storica per la Federazione e noi appassionati di Poker Sportivo.

Autrice: Romina d’Agostino

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